Con la pandemia cambia la consapevolezza ambientale riguardo al packaging
10 gen, 2022
Pro Carton, associazione europea dei produttori di cartoncino e cartone ha recentemente commissionato a Perspectus Global, agenzia internazionale indipendente di ricerca, un’indagine sulla percezione del packaging da parte dei consumatori che ha coinvolto oltre 7.000 cittadini europei e fornisce una fotografia interessante di come la pandemia stia modificando i nostri stili di vita.
Una delle prime domande poste è stata infatti se il Covid-19 abbia determinato una maggiore consapevolezza ambientale. Il 48% ha risposto affermativamente, contro il 22% di risposte negative ed il 30% di intervistati che non riscontra alcun cambiamento.
Ma è passando ad esaminare le abitudini quotidiane che emergono i numeri davvero interessanti. Il 64% degli italiani afferma di riciclare di più rispetto all’anno scorso, superati solo dai cittadini spagnoli (69%). Le altre nazioni seguono a ruota, con un sorprendente fanalino di coda: la Germania con appena un 45%.
Passando ad esaminare il packaging, risulta che in media il 61% dei consumatori considera l’impatto ambientale dell’imballo prima di effettuare un acquisto (con l’Italia che si attesta appena sotto la media europea, ovvero al 59%) e, addirittura, che l’88% sarebbe disposto a pagare di più pur di avere imballaggi meno impattanti sull’ambiente.
Questo dato (medio) nasconde un altra verità interessante: questa disponibilità a pagare di più decresce gradualmente con l’età: i giovani sono ben più disposti degli anziani a sopportare costi extra pur di aiutare l’ambiente.
Il settore cartario si conferma un’altra volta in testa alle preferenze dei consumatori: ben il 79% degli intervistati dichiara di preferire imballaggi in cartoncino, contro il 9% che preferisce invece la plastica e l’11% che non esprime preferenze.
Un bel risultato, molto apprezzato da Tony Hitchin, General Manager di Pro Carton.
Il report completo è disponibile su www.procarton.com
Fonte: www.convertingmagazine.it